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La storia raccontata in questo libro, che analizza la presenza degli italiani in California nei primi decenni del Novecento e l'influenza che esercitarono in svariati settori (dall'architettura all'arte, dall'artigianato alla nascente industria cinematografica), prende avvio nel 1915, lo stesso anno in cui Salvatore Ferragamo raggiunge gli Stati Uniti e subito dopo le assolate terre della West Coast. In quell'anno s'inaugura a San Francisco la Panama-Pacific International Exposition, dove la Cittadella Italiana di Marcello Piacentini fa epoca, gettando le basi per la potente e duratura influenza degli stilemi rinascimentali sul linguaggio architettonico locale. Sullo sfondo del fenomeno migratorio italiano in quelle terre, che costituisce il fil rouge di tutto il progetto, e della Hollywood che si avvia a diventare la capitale mondiale del cinema, si narra di personaggi che già ai loro tempi erano circondati dall'aura del mito, come Enrico Caruso, Rodolfo Valentino, Lina Cavalieri e Tina Modotti; di film epocali come "Cabiria", "Ben-Hur" e "Romola"; dello Star System e di grandissimi registi; del ruolo importante che i musicisti italiani ebbero nella nascita del jazz; e dei moltissimi italiani che, lavorando "dietro le quinte", diedero un contributo essenziale alla creazione del mito di Hollywood. Un racconto complesso, fatto di parole e immagini, vario e sfaccettato: è questo il "set" su cui si innesta l'avvincente avventura creativa dello "Shoemaker of Dreams" in territorio americano.